La Srr “Messina Area Metropolitana” recepisca la proposta di A2a nella propria pianificazione d’àmbito, rimuovendo così il motivo principale del rigetto da parte della Commissione tecnica specialistica per le autorizzazioni ambientali della regione, e il governo Musumeci chieda alla stessa commissione un riesame per modificare il parere rilasciato.
Legambiente nazionale prende una posizione forte sulla questione dell’impianto di digestione anaerobica della frazione organica dei rifiuti urbani che A2a intende realizzare all’interno della Centrale di San Filippo del Mela.
«Quanto avvenuto è paradossale – afferma il presidente nazionale dell’associazione del Cigno, Stefano Ciafani – perché, da un lato, ci si ritrova bloccati con i problemi del Piano rifiuti e, dall’altro, si pongono ostacoli incomprensibili. La Commissione regionale ha infatti emesso un giudizio di incompatibilità del progetto non basandosi su motivi tecnici ed ambientali, ma su problematiche di natura pianificatoria e politica, contravvenendo alla propria funzione istituzionale. Tuttavia la stessa Commissione, in linea tecnica, ha fornito il presupposto per l’approvazione del progetto di A2a, sostenendo che le criticità riscontrate siano superabili mediante l’applicazione di semplici condizioni. Si dia seguito a quanto evidenziato poiché ci troviamo di fronte alla possibilità concreta di realizzare un impianto all’avanguardia, con finanziamento privato, senza consumo di nuovo suolo, ottenendo contemporaneamente il rilancio in chiave di economia circolare del sistema industriale dando supporto, in tempi rapidi, agli sforzi dei Comuni per il raggiungimento degli obiettivi europei relativamente alla raccolta differenziata». «Crediamo – aggiunge Ciafani – che, salvo che sussistano motivi ostativi al momento a noi sconosciuti, appare logica, percorribile e praticabile, senza grandi difficoltà burocratiche, e nell’interesse stesso della Srr, inserire questo progetto nella propria pianificazione visto che si tratta di una previsione sulla carta, senza fondi pubblici da utilizzare mentre, di contro, i progetti che si vorrebbe varare sono ancora al primo stadio di lavorazione».
L’esponente am